Pan (N) di bufala e Panettone Reginella del Vesuvio a confronto.

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Un confronto senza vincitori né vinti, quello tra il Pan(N)di bufala di Anna Chiavazzo , “Il Giardino di Ginevra” e il Panettone con le albicocche Pellecchielle del Vesuvio, del pasticciere Antonio Borrelli, di Giulia Pasticceria Élite.

La singolare comparazione si è tenuta nei giorni scorsi  a S.Anastasia (NA), presso Giulia Pasticceria Élite.

Entrambi i prodotti, senza conservanti,  con ingredienti della terra e della storia locale, profumi e sapori delicati l’uno e più accentuati l’altro.OLYMPUS DIGITAL CAMERARigorosamente senza canditi né uvette, soffice e briosciato, dal sapore delicato, da gustare anche in abbinamento a salumi, il Pan(N) di bufala è realizzato con con panna di bufala al 40% di massa grassa, lievito madre, farine macinate a pietra, lunga lievitazione  a temperatura ambiente e cottura veloce, Anna ne produce anche una versione integrale.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA         Con intensi sentori d’albicocca,  presente sia come candito che come confettura, dall’alveolatura più compatta, colore intenso,  con burro di latteria, gradevolmente morbido e cedevole, dolcezza più decisa, il Panettone con albicocche pellecchielle  fa parte della linea “Reginella del Vesuvio”, che la Pasticceria Giulia Élite lancia in questi giorni.

Durante la comparazione Anna ha tenuto una mini lezione sui lieviti, e ogni partecipante ha potuto creare fantasiose brioche con pezzi d’impasto integrale preparato da Anna.

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