‘A pizza doce

                                                            
Ossia la pizza dolce, o anche “Pizz’e crema”, Pizza di Crema (la foto di apertura si riferisce a una realizzazione più recente della gastronomia "Frat&Sor" di Afragola), le altre sono quelle della pubblicazione del post)
Non ha niente a che vedere con la pizza intesa nel senso classico del termine, è invece un altro dei dolci tipici di Pasqua della Terra della Fragole!
Postata un po' in ritardo, è vero, ma è una torta che è piacevole gustare in qualunque periodo. Da piccola era la mia preferita tra i dolci pasquali ed è forse l’unica ricetta “vera” dei tempi della nonna, ritrovata su un vecchio foglietto ingiallito…
La crema che ne costituisce il ripieno è una crema molto ricca, con ben 10 tuorli per litro di latte, andrebbe preparata il giorno prima e fatta riposare,  nella sfoglia ci va il “classico” strutto anziché il burro.
A fine cottura andrebbe spolverata di zucchero semolato e rimessa in forno pochi minuti, ma questo passaggio mi è sfuggito…l’età avanza!
Inoltre, anche la crema al cioccolato andrebbe messa solo al centro anziché alternarla come ho fatto io, ma il risultato è ottimo lo stesso.
Cè ’ancora da dire che qualcuno la fa senza pandispagna, qualcun’altro fa uno strato di crema gialla, le amarene poi il pandispagna inzuppato e quindi la crema al cioccolato…
Le varie versioni, ve le ho raccontate, scegliete voi quale preferite….
Quella a Maison Milady è questa:
per la sfoglia:
500 g di farina 
1 cucchiaio abbondante di strutto
3 uova
1 tuorlo
100 g di zucchero
sale q.b.
Per la Crema:
1 litro di latte fresco
10 tuorli
500 g di zucchero 
200 g di farina
buccia di limone grattata
300 g di pandispagna qui trovate la ricetta se volete farlo voi,
liquore vermouth per la bagna
1 bacca di vaniglia (che sostituisce la vanillina prevista)
cacao amaro setacciato
amarene sciroppate

Con gli ingredienti per la sfoglia fare la pasta, lavorando a mano o nel mixer tutto insieme.
Il giorno prima, si prepara la crema: si sbattono i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, si unisce la farina setacciata e si amalgama.
Si fa bollire il latte con la scorza di limone (senza la parte bianca), quindi si elimina la scorza e si versa il latte a filo sulla miscela di uova e farina, mescolando col cucchiaio di legno
(Volendo, si può mettere in infusione la sera prima la scorza di limone nel latte e lasciar riposare al fresco tutta la notte).
Si mette a fuoco lento e si porta a cottura sempre mescolando (sempre nello stesso senso!) col cucchiaio di legno.
Appena comincia a bollire si toglie dal fuoco, si travasa in una terrina adatta,  se ne prende una piccola parte e si mescola al cacao amaro setacciato, circa 3/4 cucchiai, secondo la quantità di crema che prenderete, quindi si fanno raffreddare entrambe le versioni.
Preparare uno sciroppo con una parte di zucchero, una parte di vermouth e la metà di acqua: fate bollire acqua e zucchero, quindi fuori dal fuoco unite il liquore e mescolate.
Stendere una parte della sfoglia piuttosto sottile, e foderare una teglia preventivamente unta e della misura adatta: il “ruoto” da pastiera è l’ideale, per queste quantità considerate  28/30 cm di diametro.
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Sul fondo sistemate fette sottili di pan di spagna bagnate con lo sciroppo al vermouth, quindi sistemate la crema gialla, al centro quella al cioccolato e spargete le amarene sciroppate (snocciolate).
Si stende la pasta restante sottile e si ricopre la torta,si buca con la forchetta, quindi si decora a piacere, si spennella con uovo sbattuto e si fa cuocere a 180° circa 40 minuti.
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Pochi minuti prima, se vi ricordate fate una spolverata di zucchero semolato e rimettere in forno caldo a completare la cottura.
Si serve fredda.
Le foto non sono bellissime, ma la pizza, vi posso assicurare, era vincente!
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