La frascàtula

DSC_2370La Frascàtula, uno dei piatti più semplici e oggi un po’ dimenticati della cucina contadina siciliana.
Diffusa un po’ in tutta l’isola, la  Frascàtula o “arriminàta”   è praticamente una polenta in genere di farina di semola di grano duro, ma in altre versioni anche di farine di cereali miste o di legumi, cotta nell’acqua in cui sono state fatte bollire verdure selvatiche o meno: finocchietto, asparagi, bietole, cicorie, broccoli (quello che si ha a disposizione, insomma) poi condita con un filo d’olio, che può essere semplice o preventivamente soffritto con uno spicchio d’aglio. Una versione ancora più semplice in uso nel modicano, vede solo l’aggiunta di pecorino (senza verdure)
La versione in uso a casa Milady, molto semplice,  vede semola di grano duro, bollita nell’acqua di cottura delle verdure, e arricchita alla fine con pancetta croccante.
Ecco le dosi per una bella porzione:
150/ 200 g di verdure miste (finocchietto selvatico, bietole, spinacino)
60 g di semola di grano duro
una fettina di pancetta
olio extravergine di oliva
Una volta pulite e lavate e spezzettate  le verdure si fanno cuocere in acqua, salando a metà cottura, per circa 15 minuti, quindi si aggiunge a pioggia la semola e si continua la cottura per circa 10 minuti mescolando.
Intanto in un padellino antiaderente ben riscaldato si mette la pancetta e si fa rosolare fino a farla diventare croccante.
Una volta pronta la frascàtula, s’impiatta, completando con la pancetta croccante e un filo d’olio.